FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
FMR - Loader
Franco Maria Ricci Editore
I Segni dell'Uomo
196

Hermenegildo Bustos

Testi di: Octavio Paz, Luis González y González
1995 / 144 PAGINE. Lingua: Due edizioni: italiano, spagnolo
Un singolarissimo petit maître dell’Ottocento che passò la vita ritraendo gli abitanti di un piccolo villaggio messicano, Purisima del Rincòn, nell’affettuosa e poetica rievocazione di Octavio Paz.
Nato, vissuto e morto nel villaggio messicano di Purisima del Rincòn, un luogo remoto solo incidentalmente invaso dalle rovinose incursioni della Storia, Hermenegildo Bustos, ignorò per tutta la vita di essere un grande pittore. Di mestiere – grato mestiere in quelle calure – faceva il nevero, ossia il venditore di neve, il gelataio o meglio il sorbettiere; e attribuiva maggior importanza all’eccellenza dei suoi sorbetti al limone che ai suoi dipinti, sul retro dei quali si dichiarava un aficionado: un dilettante. Non aveva studiato, fatta eccezione per un apprendistato che considerava una bizzarra avventura di gioventù, ma gli rimase un’abilità tecnica che unita a una penetrante capacità di osservazione fece di lui un cronista pittorico degli uomini qualunque, che ritrasse con una perspicacia pari solo alla sua noncuranza. Un grande scrittore messicano, Ocatvio Paz, ci narra la fama di questo singolarissimo maestro inconsapevole del realismo magico. Al suo testo è stato accostato il saggio dello storiografo Luis González y González, che ha saputo ricreare la microstoria, o meglio la “storia universale” di un villaggio messicano vicino e simile alla Purisima di Bustos.
Franco Maria Ricci Editore
Franco Maria Ricci Editore
Bustos non è né l’erede né l’iniziatore di un movimento pittorico: la sua arte comincia con lui e con lui finisce. Non ebbe maestri, né compagni, né discepoli; visse e morì isolato in un villaggio sperduto del Messico centrale, un paese anch’esso isolato, in quegli anni, dalle grandi correnti artistiche. Tuttavia, la pittura di Bustos – nel contempo profondamente tradizionale e intensamente personale – si inserisce nella grande tradizione del ritratto, e all’interno di tale tradizione occupa un posto unico.
Franco Maria Ricci Editore
Franco Maria Ricci Editore