Dettagli
La terra si apre; con terrore e speranza, Vathek, scende fino in fondo al mondo. Una silenziosa e pallida moltitudine di persone che non si guardano erra per le superbe gallerie del palazzo infinito. L'Alcázar del Fuoco Sotterraneo abbonda in splendori e talismani, ma è anche l'Inferno. Saintsbury e Andrew Land dichiarano o suggeriscono che l'Alcázar del Fuoco Sotterraneo è la maggior gloria di Beckford. Io affermo che si tratta del primo Inferno realmente atroce della letteratura. L'Inferno dantesco magnifica la nozione di carcere; quello di Beckford, i cunicoli di un incubo. Beckford incarnò un tipo di playboy milionario, gran signore, viaggiatore, bibliofilo, libertino e costruttore di palazzi. Innalzò un'azzardata magione a Fonthill, della quale, forse fortunatamente per il buon gusto, non rimane pietra su pietra (dall’introduzione di Jorge Luis Borges).
Ulteriori informazioni
Autori | William Beckford |
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Anno | 1978 |
Lingua | italiano |