Dettagli
Vorticoso e lirico, il racconto si srotola allargandosi nel tempo e nello spazio con un ritmo proprio.La storia, affascinante e intricata, ha inizio a Riccione, così vicina a quella Rimini che già dall’antica Roma era definita terra di incroci, “caput viarum”, e fa incontrare, al tempo della Seconda Guerra Mondiale, mondi imprevedibili e distanti, la madre della poetessa e le figlie di Gailani, tra i fondatori del partito arabo nazionalista e in rapporti con Hitler e Mussolini.
Il legame che nasce da questo incontro, sepolto in un cassetto insieme alle foto e alle lettere delle ragazze, ritorna alla luce grazie alla poetessa, che con pazienza converte l’invisibile in visibile. E di nuovo, un gioco di coincidenze inesplicabili, di rimandi e di echi tra la Storia e la storia, porta avanti il racconto con continui affondi in epoche e luoghi diversi, tra l’Europa, Roma, Riccione e il Medio Oriente, fino a giungere alla conclusione, in cui si fondono la minuzia e la sintesi.
La collana "Il Labirinto scritto"
Il Labirinto di Franco Maria Ricci è molte cose, dedalo, museo, biblioteca e anche atelier editoriale. Produce libri d’arte, ma non esclude di pubblicare, di tanto in tanto, libri senza immagini, vetrine riservate all’alfabeto. Il labirinto scritto è l’insegna di questo spazio intermittente, dove i libri non escono uno dopo l’altro, con una cadenza più o meno regolare, ma “accadono” in modo imprevedibile, e ogni libro è un’eccezione. Il volume "Le figlie di Gailani e mia madre" è il terzo volume della collana “Il Labirinto scritto” ed è stampato in una tiratura limitata a 500 esemplari.Ulteriori informazioni
Autori | Rosita Copioli |
---|---|
Anno | 2020 |
Lingua | italiano |